Esiste una sola modalità educativa: quella che rispetta i bisogni, i tempi, i modi, della persona, e raccoglie con curiosità ed interesse tutto quello che la persona stessa produce, nel suo fare e nel suo sperimentare attivo. Il percorso formativo di ciascuno è dato da un concreto agire, che si sviluppa durante tutto l'arco della vita, che ha bisogno di confronto con gli altri e di una incessante riflessione.
I CEMEA
I Centri di Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva (CEMEA) hanno avuto origine in Francia nel 1937 ad opera di un gruppo di persone impegnate nell’educazione e nella formazione sociale. In Italia sono presenti dal 1950. L’EDUCAZIONE ATTIVA L’azione dei CEMEA si fonda sui principi dell’Educazione Attiva offrendo situazioni nelle quali ognuno (bambino, adolescente, adulto) ha la possibilità di essere consapevole del mondo che lo circonda, di farlo proprio, di contribuire alla sua evoluzione, in una prospettiva di progresso individuale e sociale. LO STAGE Lo strumento di formazione più incisivo creato dai CEMEA è lo stage, periodo residenziale di vita comunitaria, che consente, in un tempo minimo e attraverso una ricerca basata sull’esperienza, di scoprire capacità personali, di accostarsi a nuove attività, di riflettere sulla vita di gruppo, di elaborare un atteggiamento educativo che possa essere riportato nella vita di ognuno. I LABORATORI E LE ALTRE ATTIVITÁ Le altre attività proposte dalla Associazione (incontri, seminari, laboratori, week-end, ecc.) comprendono i diversi modi di espressione - ludica, manuale, musicale, corporea - in una prospettiva di approfondimento e di scambio di esperienze sui diversi temi. IL METODO La metodologia didattica privilegiata dall’Associazione è imperniata sul lavoro di gruppo dei docenti e dei partecipanti, che permette l’integrazione delle diverse esperienze e delle singole competenze. |
I dieci punti Il principio del rispetto
La crescita della persona Le attività', ovvero, l'esperienza di senso La motivazione ad apprendere La formazione integrata della persona Il rapporto fra dimensione cognitiva, affettiva ed esistenziale Un ambiente per la formazione La laicità La relazione, la socievolezza e la convivenza L'educazione permanente e diffusa |

L'associazione CEMEA Toscana opera nel campo della formazione personale e professionale, con particolare attenzione ai diversi ambiti dell’attività educativa e della salute.
Organizza e gestisce laboratori e corsi di formazione continua.
In queste proposte ognuno, bambino, adolescente, adulto, ha la possibilità di essere consapevole del mondo che lo circonda, di farlo proprio, di contribuire alla sua evoluzione, di modificarlo, in una prospettiva di progresso individuale e sociale.
I CEMEA fanno riferimento ai principi dell’educazione attiva: un’educazione che tende allo sviluppo ed alla valorizzazione delle capacità personali, attraverso l’offerta di situazioni e la possibilità di esperienze.
La metodologia privilegiata dall’Associazione è imperniata sul lavoro di gruppo dei docenti e dei partecipanti, una metodologia che permette l’integrazione delle diverse esperienze e delle singole competenze.
In
ogni percorso educativo, sia esso rivolto ad adulti o a bambini, il
gruppo riveste un’importanza fondamentale in quanto consente e alimenta
una riflessione continua
sulla possibilità di condivisione del vissuto, sulla scoperta delle
capacità e potenzialità individuali, sull’elaborazione di un
atteggiamento collaborativo che possa essere riportato nella vita di
ognuno.
Scuola, ambiente, realtà sociale locale, tempo libero, sono i terreni di quest’azione. I progetti di formazione proposti non sono una semplice offerta di mercato, ma un investimento culturale che coinvolge e coordina esperienze e intelligenze diverse. |
Linee pedagogiche e di impegno sociale

Il movimento CEMEA si contraddistingue per la laicità del proprio impegno formativo sociale l'internazionalità della sua esperienza il continuo confronto interno su idee ed esperienze, grazie allo scambio fra operatori agenti in situazioni diverse la pratica di azioni portatrici di senso che uniscono gli aspetti teorici a quelli pratici, quelli cognitivi a quelli affettivi, nell’ottica di una formazione globale e continua degli individui.
I CEMEA hanno sempre cercato di sviluppare attività di formazione e di educazione che vadano nella direzione di una cittadinanza e di una solidarietà attiva e non caritatevole, che permetta ai giovani, ai bambini ed ai loro educatori, di essere attori consapevoli delle scelte che li riguardano.
I CEMEA hanno sempre cercato di sviluppare attività di formazione e di educazione che vadano nella direzione di una cittadinanza e di una solidarietà attiva e non caritatevole, che permetta ai giovani, ai bambini ed ai loro educatori, di essere attori consapevoli delle scelte che li riguardano.
La storia del movimento

Il movimento CEMEA ha avuto origine in Francia nel 1937 ad opera di un gruppo di persone impegnate nell’educazione e nella promozione sociale.
In Italia sono nati a partire dal 1950 su base regionale e sono collegati attraverso
la Federazione Italiana, fondata nel 1974.
Organizzano e gestiscono in diverse regioni italiane: centri diurni, soggiorni di vacanze, scambi internazionali, comunità alloggio, scuole dell’infanzia, case di vacanza, laboratori extrascolastici,attività di strada, centri ricreativi estivi per bambini.
I CEMEA sono diffusi anche in altri 29 paesi; in Europa (Francia, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Polonia, Ungheria, Austria, Spagna, Belgio); in Africa (Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gabon, Madagascar); nelle Americhe (Colombia, Argentina, Canada).
Tutte le associazioni nazionali sono riunite in una Federazione Internazionale con sede a Bruxelles, che gode dello statuto B dell’UNESCO (dal 1964) e dello statuto consultivo presso il Consiglio d’Europa (dal 1972) ed il Forum Internazionale dei Giovani.
Inoltre aderisce all’associazione europea Eurojeunesse 2000 ed alla rete EAICY (Ass. Europea per le istituzioni del tempo libero dei bambini e dei giovani).
' Essere educatore, a qualsiasi livello, implica una competenza relazionale complessa, comporta la conoscenza della propria emotività ed il controllo su di essa, prevede la consapevolezza della molteplicità dei linguaggi che intervengono nella comunicazione, e presuppone la capacità di ascolto dell 'altro.