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Finestre sulla
Rete

pensieri, immagini e articoli 
su infanzia, educazione e pedagogia 
dal mondo della rete


ritratti della memoria
​
mostra fotografica sul popolo saharawi

Il prossimo novembre saranno passati 40 anni da quando il Marocco ha invaso il Sahara Occidentale, costringendo migliaia di persone a rifugiarsi nel deserto algerino.
Venerdì scorso è stata lanciata una campagna di crowdfunding per finanziare una mostra fotografica sulla memoria e l'esilio del popolo Saharawi, speriamo in tante piccole donazioni per organizzare una mostra itinerante.
La vorremmo inaugurare il 6 Novembre alle Murate, alla Fondazione Kennedy, una tra le più importanti organizzazioni mondiali nella difesa dei diritti umani. 

               Abbiamo bisogno del vostro supporto!
                         
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LA POESIA DELLE BAMBOLE
ASSOCIAZIONE PANTAGRUEL 

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Venti detenute ed ex detenute impegnate nella creazione di bambole Waldorf
La poesia delle bambole è un progetto avviato nell’anno 2001 con un corso di formazione all’interno delle sezioni femminili di Sollicciano, come momento di creatività, ma anche come risposta ai bisogni economici e terapeutici di chi lo frequenta. Le operatrici insegnano ad un gruppo di ragazze detenute a fare le bambole create nelle scuole Waldorf, le scuole che mettono in pratica
​la pedagogia di Rudolf Steiner.

                                                                                                                                                                                                                                                  continua a leggere...



Tecnologie e didattica
marco dominici da  "il digitale e la scuola italiana" 

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Chiudo con una domanda tanto secca e volutamente provocatoria, quanto, ahimè, diffusa: tecnologie e didattica. Sì, no, perché?

La domanda è viziata da un frame che impone una soluzione binaria, sì o no, integrati o apocalittici. Credo che la questione sia molto più complessa di una libera scelta: le tecnologie digitali sono già nelle nostre scuole, con gli smartphone e i tablet dei ragazzi, le LIM, i pc in classe, il registro elettronico, il laptop del prof, ecc… Il punto è quale tipo di relazione stabiliamo con queste tecnologie.
                                                                                                                                                                                                                           continua a leggere...



I Pugni
GIUSEPPE CALICETI DA "IL MANIFESTO" ARTICOLO DEL 11.03.15

Questa mattina alla ricreazione, mentre era­vamo in cor­tile, è suc­cessa una cosa che non doveva acca­dere…. Avete capito di cosa parlo?
“Sì. Di quando A. ha dato dei pugni a E.”. “Ma E. mi aveva dato uno spin­tone”. “Ma tu non potevi dar­gli i pugni. Tu dovevi dirlo al mae­stro. Ma invece di dirlo gli hai dato i pugni”. “Lo so. Ho sbagliato”.

Bene, avete capito di cosa volevo par­lare. Adesso chiedo a tutti tranne che ad A. di dirmi per­ché, secondo voi, gli ha dato dei pugni. A. ascolta tutte le rispo­ste e poi dice la sua…
“Gli ha dato dei pugni per­ché E. l’ha spinta e lui si è arrab­biato mol­tis­simo”. “Per­ché lui dà sem­pre i pugni”. “Per­ché non si ricor­dava la regola di chia­mare il mae­stro”. “Per­ché voleva farsi giu­sti­zia da solo. Anche se non si può”. “Per­ché lui si crede il più forte e allora dà sem­pre i pugni”. “Però se E. non lo spin­geva, lui non gli dava i pugni”.

                                                                                                                                                continua a leggere...


L'Educación prohibida

“L’educazione proibita” è un documentario che si propone di mettere in discussione la logica della scolarizzazione moderna e il modo di intendere l’educazione.

Il documentario dà visibilità a esperienze educative diverse che mostrano l’utilità e la necessità di un nuovo paradigma educativo. Per la realizzazione sono stati girati otto paesi e intervistati oltre 90 educatori, la prima proiezione è avvenuta nell’agosto dell’anno scorso; l’obiettivo è aprire un dibattito sociale fatto di riflessioni, alla ricerca dei fondamenti su cui si basa la scuola proponendo una educazione integrale centrata sull’amore, sul rispetto, sulla libertà e sull’apprendimento.

A realizzarlo un collettivo di cittadini e associazioni in Argentina grazie a un finanziamento appunto collettivo che ha visto 704 finanziatori-coproduttori.



Teste & Colli

Su Lavoro culturale uno dei principali blog culturali italiani, è scaricabile l'ebook "Teste e Colli. Cronache dell'istruzione ai tempi della Buona Scuola" curato da Marco Ambra, con scritti, racconti e analisi di M.Ambra, Roberto Ciccarelli et al.

​L'ebook squaderna tutti i temi affrontati nella Buona Scuola offrendo un'originale prospettiva critica: dall'attuale progetto di riforma alla formazione degli insegnanti,  dalla "migrazione digitale" nella didattica al tema abusato della valutazione, dalla retorica delle competenze e della prestazione scolastica, fino ai BES. 

                                                                                   SCARICA IN FORMATO PDF

                                                                                                    

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segni mossi

Si può disegnare con tutto il corpo: correndo, saltando, ridendo. Si può disegnare senza guardare, disegnare col corpo degli altri, disegnare con la voce, disegnare nell’aria...


vuoi vedere i miei giocattoli?

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Da un lavoro fotografico di Gabriele Galimberti, fotografo toscano, un articolo di Concitta de Gregorio.



bambini sapete cosa è successo a parigi?
giuseppe caliceti da "Il Manifesto" articolo del 22.01.15

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Bisognerebbe par­lare con i bam­bini di quello che avviene fuori dalla scuola ogni giorno. Di tutto quello di cui loro sen­tono l’esigenza di par­lare. E’ quello che cerco di fare e di testi­mo­niare ogni set­ti­mana, da diversi anni, nella mia rubrica su Il mani­fe­sto inti­to­lata «I bam­bini ci par­lano». Ma ci sono casi spe­ciali in cui è impos­si­bile non ascol­tare e par­lare con i bam­bini di quello che arriva da fuori dalla scuola. La realtà, attra­verso la forza dei media, irrompe in modo dirom­pente anche nella vita sco­la­stica e i bam­bini ripor­tano le noti­zie apprese dalla tv o dai grandi. Come docenti non si può fingere di essere sordi o vol­tarsi dall’altra parte. Meglio par­larne insieme. Farli par­lare. Rispon­dere alle loro domande.

                                                                                                                                         continua a leggere

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